L’acido nitrico (HNO3) è prodotto a partire dall’ammoniaca ed è una sostanza chimica chiave nella produzione di fertilizzanti.

Impieghi dell’acido nitrico

L’acido nitrico viene utilizzato principalmente (80%) nella produzione di fertilizzanti.  Di questo, il 96% è usato per produrre nitrato di ammonio e calcio nitrato di ammonio.  Una quantità relativamente piccola di nitrato di ammonio è usato per fare esplosivi.

In parte l’acido nitrico è usato per produrre intermedi nell’industria dei polimeri, in particolare nella produzione di acido esandioico (acido adipico) usato per fare poliammidi e TDI (toluene diisocianato o metilbenzene diisocianato) e dinitrobenzene, due tra i reagenti utilizzati per fare poliuretani.  Inoltre il nitrobenzene è usato per fare l’anilina che è un reagente chiave per la produzione di coloranti.

Figura 1 Usi dell’acido nitrico

Produzione annuale di acido nitrico

Mondo55 milioni di tonnellate1
1. 2014, Grand View Research, 2016

Produzione di acido nitrico

La produzione di acido nitrico comporta due fasi:

  1. ossidazione dell’ammoniaca
  2. assorbimento degli ossidi di azoto risultanti

a) Ossidazione dell’ammoniaca

Questa parte del processo comporta l’ossidazione dell’ammoniaca in monossido di azoto (ossido di azoto):

Le condizioni che favoriscono la formazione dei prodotti a velocità di reazione adeguate sono le seguenti:

  • Alta pressione
  • Eccesso d’aria
  • Presenza di un catalizzatore
  • Temperatura più alta possibile tenendo conto della velocità di reazione praticabile, dell’efficienza del catalizzatore e della pressione di esercizio

La maggior parte degli impianti funziona con:

  • pressioni moderate (10-13 atm)
  • ossigeno (aria)
  • una lega di platino e rodio come catalizzatore
  • temperature a circa 1200 K

Il vantaggio principale dell’alta pressione è che permette di ridurre le dimensioni delle attrezzature e delle tubazioni necessarie, e quindi porta ad un costo di capitale ridotto.

Dove possibile, l’ammoniaca viene prodotta nello stesso sito di produzione dell’acido nitrico.  Essa viene filtrata per rimuovere eventuali impurità e poi miscelata con aria compressa filtrata per ottenere una miscela contenente circa il 10% di ammoniaca e il 90% di aria.  L’esatta proporzione di aria in eccesso dipende dalla pressione di esercizio e dalla temperatura dell’impianto.

La miscela viene poi fatta passare attraverso uno o più convertitori in parallelo, ciascuno contenente una serie di garze in cui è presente il catalizzatore al 90% di platino e al 10% di rodio,  a 975-1225 K – tipicamente 1200 K in un reattore a letto fisso.  Almeno il 96% dell’ammoniaca viene convertita.

Figura 2 Una garza di una lega di platino-rodio installata in un convertitore. Per gentile concessione di Johnson Matthey.

Il rodio viene aggiunto al platino per dare resistenza alla garza e per ridurre la perdita di platino, un importante fattore economico (0,4 g di perdita per 1000 kg di acido nitrico prodotto).  Ciò è dovuto ai “punti caldi” che si verificano sulla garza.

Recentemente, è stato scoperto che la garza a maglia aumenta l’efficienza della conversione e prolunga la vita del catalizzatore.

Figura 3 Filo di platino-rodio viene tessuto per produrre una garza a maglia. Per gentile concessione di Johnson Matthey.

Bisogna fare attenzione a ridurre al minimo l’ossidazione dell’ammoniaca  ad azoto attraverso la seguente reazione ancora più esotermica, favorita dall’alta pressione e da un catalizzatore surriscaldato:

I gas caldi che escono dai convertitori vengono utilizzati per produrre vapore surriscaldato o per riscaldare i gas di scarico della torre o delle torri di assorbimento.  Il vapore può essere usato per generare energia in una turbina a vapore che può poi azionare il compressore o i compressori d’aria. I gas caldi lasciano la sezione della caldaia/scambio di calore a circa 425 K.

b) Assorbimento degli ossidi di azoto

I gas vengono ulteriormente raffreddati, fino a meno di 315 K.

Viene aggiunta aria e i gas vengono nuovamente compressi (7-12 atm in genere).  La temperatura sale a circa 435 K e necessita di un ulteriore raffreddamento a circa 310 K. La compressione supplementare e il raffreddamento favoriscono le reazioni, spostando a destra i seguenti equilibri:

I gas vengono poi fatti passare attraverso una o più torri per incontrare un flusso d’acqua, che normalmente scorre in direzione opposta al gas.  Qui l’ossidazione del monossido di azoto continua e l’assorbimento avviene con la formazione di acido nitrico:

Figura 4 Una volta che la reazione tra ammoniaca e ossigeno (nell’aria) procede sulla garza catalitica, l’esotermicità della reazione sostiene la temperatura e la lega metallica diventa rossa. Per gentile concessione di Johnson Matthey.

Nei processi in cui rimangono significative quantità di NOX nell’effluente gassoso, quest’ultimo viene fatto passare attraverso un catalizzatore (platino o rodio su un composto di silicoalluminato, titanio o vanadio) con un combustibile, come l’idrogeno o il metano.  Gli ossidi di azoto vengono ridotti ad azoto. Per esempio:

La temperatura alla quale la reazione è più efficace dipende dal combustibile. Per l’idrogeno, è di circa 450 K. Per il metano, è molto più alta, circa 750 K.

L’acido ottenuto dalle torri di assorbimento contiene tipicamente il 56-60% di acido nitrico in massa, ma può essere prodotto fino a circa il 68% in massa.  Circa il 99% di acido è necessario per la produzione di composti organici azotati per l’industria degli esplosivi e dei coloranti.  L’acido nitrico e l’acqua formano una miscela azeotropica, con un punto di ebollizione massimo di 395 K, contenente circa il 68% di acido nitrico in massa; quindi l’acido concentrato non può essere ottenuto per distillazione della soluzione acquosa.  L’acido solforico concentrato viene utilizzato per assorbire il contenuto di acqua e quindi, alla distillazione di questa miscela, si ottiene l’acido nitrico concentrato.  L’acido nitrico puro bolle a 359 K.

Classificazione ed etichettatura

Classificazione armonizzata

Classificazione/Etichettaura

Codice / i di classe e categoria di pericolo

Codici delle indicazioni di pericolo

Pittogrammi, codici di avvertenza

Ox. Liq. 2

H272
Può aggravare un incendio; comburente.

GHS03
GHS05
GHS06
Dgr

Skin Corr. 1A

H314
Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.

Acute Tox. 1

H330
Letale se inalato.


EUH071
Corrosivo per le vie respiratorie.

Limiti di concentrazione specifici, fattori M,
stime di tossicità acuta (ATE)

Note

Ox. Liq. 2; H272: C ≥ 99 %
Ox. Liq. 3; H272: 70 % ≤ C < 99 %

Nota B

Avvertenze

Pittogrammi

Pericolo

fiamma sopra un cerchio

corrosivo

teschio e
tibie inc rociate

Ultimo aggiornamento 9 dicembre 2016

Edizione italiana Sara Natalini e Valter Ballantini 30 ottobre 2020

Foto in alto di Annie Spratt su Unsplash